lunedì 27 agosto 2007

Recensione



Titolo: Il Dominio della Regola

Autore: Milena Debenedetti

Casa Editrice: Delosbooks

Prezzo: 16€


L'immagine di copertina risulta scoraggiante ad un primo sguardo. Lo sfondo scuro non salta all'occhio e il titolo non cattura (forse perché,senza conoscere la trama, appare di difficile comprensione). Il proverbio "anche l'occhio vuole la sua parte" è terribilmente veritiero. Una bella immagine non stuzzica un lettore in "cerca"? Un disegno accattivante non è forse quello che colpisce a prima vista ognuno di noi quando passa lo sguardo sulle pile di libri in libreria? E allora perché tagliare le gambe ad un'autrice in erba con una copertina così deprimente? Non so dare una risposta, ma posso dire che se non fossi stata curiosa di sperimentare la fantasia e le capacità di un'autrice italiana (Categoria quella degli autori italia Fantasy ingiustamente sottovalutata e criticata) non l'avrei acquistato.


La storia parte bene ma finisce per perdersi tra gli stereotipi di un fantasy un po' scontato. La protagonista nasce interessante ma purtroppo cresce banalmente in una rivelazione che ha poco dell'originale, benché credo che l'autrice la ritenesse il punto di svolta dell' opera.
Delusa da un cambiamento facilmente intuito in anticipo, mi sono imbattuta in un seguito un po' faticoso. I personaggi (tutti!) perdono il loro charme a metà dell'opera e l'interessante partenza si trasforma nella solita "lotta per la riconquista del Regno perduto". Il solito pentolone riempito a casaccio? A tratti mi ha dato questa impressione ma bisogna pur rendere merito all'ottimo stile dell'autrice, non si può dire che Milena non sappia scrivere. Purtroppo la scelta editoriale ( 16€ per un libricino piccino e senza nemmeno la copertina rigida lascia alquanto perplessi) a mio avviso non ha dato modo a questa giovane scrittrice di farsi conoscere a sufficienza. Il libro è quasi scomparso dagli scaffali delle librerie.

Se potessi tracciare un grafico di questo romanzo ne verrebbe fuori una parabola discendente senza appigli. Un vero peccato poiché l'intero racconto è pieno di buoni spunti, mi chiedo se sia nato veramente in questo modo dalla penna della De Benedetti o se sia stata costretta a tagli e modifiche dalla casa editrice. In ogni caso la Delosbooks non è, a mio avviso, il modo migliore per sponsorizzare e pubblicare un romanzo, specialmente se di esordio, specialmente se si è italiani.

Spero vivamente che Milena ci dia la possibilità di leggerla nuovamente, una seconda chance per far valere le sue capacità è d'obbligo. In mezzo a tanti autori che non sanno scrivere ma vendono, sarebbe giusto dare spazio a chi invece la penna in mano sa tenerla ed usarla.

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